Strutture ricettive lombarde, in arrivo 17 milioni

Buone notizie dalla Regione per le strutture ricettive lombarde. E’ infatti in arrivo uno stanziamento di 17 milioni di euro
per sostenere la loro competitività.

Srutture ricettive lombarde, ecco lo stanziamento

Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta della
Regione Lombardia, su proposta dell’assessore al Turismo,
Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni. I fondi serviranno a
promuovere progetti di realizzazione e riqualificazione di
alberghi e aziende ricettive all’aria aperta.

Le parole dell’assessore Lara Magoni

“Dopo 15 anni – spiega – la
Lombardia vara una misura che mira ad elevare qualitativamente
l’offerta ricettiva della regione. Questo per renderla
sempre più attrattiva ed accogliente. Il sogno olimpico ci
impone di essere in prima linea fin da subito nel rendere la
nostra ricettività ancora migliore. Presentarsi al mondo
con alberghi e strutture all’aria aperta moderne, funzionali ed
efficienti, sarà un valore aggiunto inestimabile per ospitare al
meglio i visitatori internazionali”.

17 milioni per le micro, piccole e medie imprese

La misura è indirizzata alle micro, piccole e
medie imprese. Ha infatti la finalità di promuovere progetti di
eccellenza per favorire la realizzazione e la riqualificazione
di strutture ricettive alberghiere (alberghi o hotel; residenze
turistico-alberghiere; alberghi diffusi; condhotel) e strutture
ricettive non alberghiere all’aria aperta (villaggi turistici,
campeggi e aree di sosta). Lo stanziamento di 17 milioni di euro
prevede l’opportunitàè di finanziare, al 50% e a fondo perduto,
progetti per un investimento minimo di 80.000 euro con la
possibilità di ricevere un contributo massimo fino a 200.000
euro.

Strutture ricettive lombarde, i macrotemi

I progetti dovranno riguardare macrotemi importanti. In primo luogo, pertanto, ecco Enogastronomia & food experience. Quindi Natura & green. Poi Sport & turismo attivo. Ancora, ecco Terme & benessere, Fashion & design, Business congressi & incentive. Tra le spese ammissibili ci sono arredi, macchinari, attrezzature, strutture ed opere edili-murarie e impiantistiche. Tante alternative, insomma, per essere certi di dotare la regione di location accoglienti e all’avanguardia. perfette, dunque, per ospite le Olimpiadi invernali del 2026.