
Fieliera del pioppo, per FederlegnoArredo un passo strategico a sostegno del Legno-Arredo
Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia lavorano insieme ai principali attori della filiera per rafforzare la pioppicoltura nazionale e ridurre la dipendenza dalle importazioni
Cinque regioni italiane hanno sottoscritto oggi a Palazzo Lombardia la Nuova intesa per lo sviluppo della filiera del pioppo. L’accordo coinvolge Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia insieme ai principali attori della filiera, con l’obiettivo di rafforzare la pioppicoltura nazionale e ridurre la dipendenza dalle importazioni.
Filiera del pioppo: aggiornamento dell’intesa del 2014
La nuova intesa aggiorna e rinnova l’accordo siglato nel 2014, confermando la centralità del pioppo come risorsa strategica per l’economia italiana. Il documento definisce un piano d’azione condiviso per aumentare la disponibilità di materia prima interna, garantendo al contempo sostenibilità ambientale e sicurezza idrogeologica del territorio.
FederlegnoArredo ha espresso apprezzamento per questo importante passo avanti, sottolineando come l’accordo rappresenti una strategia fondamentale per il futuro del settore.
L’obiettivo dell’autosufficienza secondo Fantoni
Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli di FederlegnoArredo, ha commentato l’importanza dell’accordo: “L’Accordo del 2014 ha rappresentato una prima leva per il settore. Con questo nuovo accordo ci auguriamo che il trend positivo prosegua: l’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza rispetto alle attuali importazioni di pioppo”.
Fantoni ha evidenziato come le stime europee prevedano che entro il 2040 la domanda di legno superi di gran lunga la disponibilità naturale, a causa dell’aumento della domanda di biomassa legnosa e delle crescenti difficoltà di accesso al bosco. La piantagione di pioppo risulta esemplare per la sua rapida crescita, consentendo già dopo 10 anni di ottenere legno utilizzabile per imballaggi, pannelli e mobili.
Filiera del pioppo: un approccio sistemico per il futuro
Nicoletta Azzi, vicepresidente di Assopannelli, ha sottolineato l’importanza di un approccio sistemico: “Solo attraverso questa metodologia sarà possibile rafforzare il ruolo della pioppicoltura”. Azzi ha evidenziato la necessità di prevedere incentivi mirati per l’ampliamento delle superfici coltivate a pioppo e facilitare l’accesso ai fondi europei.
Tra le priorità identificate emergono l’attivazione di un Cluster interregionale del pioppo e la definizione di un modello condiviso di coltivazione nelle aree golenali, coniugando sostenibilità ambientale, sicurezza idraulica e valorizzazione produttiva per supportare la transizione ecologica.