
Max Mandel. Sguardi di luce: finissage il 21 luglio
La mostra si conclude a Palazzo Lombardia alle ore 18 con l’evento celebrativo dei 40 anni di attività artistica
La mostra fotografica dedicata a Max Mandel si conclude lunedì 21 luglio alle ore 18 a Palazzo Lombardia di Milano con un finissage che celebra quarant’anni di attività artistica. L’evento, ospitato nello Spazio IsolaSET, presenta 120 fotografie che documentano i viaggi dell’artista tra Europa, Medio Oriente e Asia dal 1985 al 2025.
Un percorso attraverso sei sezioni tematiche
L’esposizione, curata da Giovanni Gazzaneo, si articola in sei sezioni che esplorano diversi aspetti della ricerca fotografica di Mandel. “Sguardi di luce” presenta immagini quasi astratte che catturano particolari minimi trasformandoli in giochi di luce e ombra. La sezione “Istanti” raccoglie fotografie realizzate tra il 2016 e il 2018 con il telefono cellulare, mentre “Incontri” si concentra sui ritratti di persone.
“Lo spazio dentro” esplora le suggestioni architettoniche attraverso linee e volumi degli edifici, mentre “Forme senza tempo” dedica attenzione alla scultura. Infine, “L’altra metà del lavoro” presenta una ricerca sul lavoro femminile attraverso intensi ritratti in bianco e nero.
Il linguaggio poetico di Mandel
La fotografia di Max Mandel si distingue per la capacità di cogliere la bellezza nascosta nel quotidiano. Come osserva il curatore Gazzaneo, lo sguardo dell’artista “è mosso dalla passione della bellezza del quotidiano” e riesce a offrire “non la superficie della realtà, ma l’essenza, la sua poesia più intima”.
Henri Cartier-Bresson definisce Mandel “un occhio che sa vedere”, capace di scoprire “un mondo nuovo” e creare “un’opera d’arte assoluta”. Le immagini dell’artista milanese evocano l’atmosfera di un haiku giapponese o la vibrazione impressionista di Monet, secondo Stefano Zuffi.
Il finissage: con Max Mandel tante personalità
Il finissage del 21 luglio vedrà la partecipazione di Amedeo Anelli, Adriana Beverini, Laura Leonelli, Guido Oldani, Marco Roncalli e Stefano Zuffi insieme all’autore. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Corsiero editore e Fondazione Crocevia, con contributi di critici e studiosi internazionali.
L’evento rappresenta un progetto di Fondazione Crocevia con Fondazione La Rocca, realizzato in collaborazione con Regione Lombardia.
