L’Etna accende New York: arte e scienza insieme nel finissage di “Etna Eternal Flame”
Il progetto internazionale Etna Eternal Flame, promosso e curato dall’associazione culturale Basaltika, giunge al suo finissage il 24 luglio presso la galleria d’arte contemporanea TOTAH di New York. Questo evento conclusivo celebra un’iniziativa unica che per oltre un anno ha trasformato il vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna, in un eccezionale palcoscenico per l’arte site-specific e la ricerca geologica, con l’ambizioso obiettivo di portare il suo messaggio di rinascita, trasformazione e bellezza oltre i confini geografici siciliani.
Il ruolo della scienza e dell’Ingv in Etna Eternal Flame
L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV – OE) ha avuto un ruolo centrale nell’iniziativa. Durante il finissage, il direttore Stefano Branca interverrà per illustrare l’evoluzione dei metodi di rappresentazione delle eruzioni storiche dell’Etna, dal XVI secolo fino all’avvento della fotografia. Questo intervento mira a portare la ricerca scientifica italiana oltreoceano, offrendo al pubblico newyorkese una prospettiva unica sulla vulcanologia storica.
Branca ha sottolineato come il coinvolgimento dell’INGV abbia conferito “profondità scientifica e autorevolezza al progetto”, definendo l’Etna come “un laboratorio a cielo aperto di fenomeni geologici che meritano di essere compresi e valorizzati anche attraverso l’arte contemporanea”.
Gli artisti e le installazioni
Avviato tra il 2023 e il 2024 sull’Etna Sud, a quota 1980 metri, il progetto ha visto la partecipazione di quattro artisti di fama internazionale. Hanno contribuito con le loro opere lo scultore newyorkese Aleksandar Duravcevic, l’artista tedesco Johannes Pfeiffer, la pittrice siciliana Samantha Torrisi e la fotografa Oriana Tabacco, anche presidente di Basaltika e docente di Storia dell’Arte.
Le opere, installate specificamente nel teatro lavico dell’eruzione del 2001, hanno instaurato un dialogo profondo e inedito con il suggestivo paesaggio vulcanico per più di dodici mesi. Questa interazione ha reso il progetto un raro e significativo esempio di come l’arte contemporanea possa integrarsi e dialogare con un ambiente naturale dinamico come un vulcano attivo.
L’evento conclusivo a New York
L’appuntamento a New York, curato da Ysabel Pinyol Blasi della Monira Foundation e supportato dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina, rappresenta la chiusura simbolica di questo percorso artistico e scientifico. Durante l’incontro, sarà presentato un video documentativo dell’intero progetto, introdotto da Oriana Tabacco. La Tabacco ha evidenziato l’intento del progetto: “Il nostro intento era portare il vulcano oltre i suoi confini geografici, renderlo simbolo di rinascita, trasformazione e bellezza. L’arte è stato il mezzo, la scienza il fondamento”.
Un progetto di risonanza internazionale
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social ufficiali di Basaltika, rafforzando ulteriormente l’obiettivo di diffusione internazionale del progetto. Etna Eternal Flame ha goduto del patrocinio di enti significativi come il Parco dell’Etna, l’INGV – OE, il Comune di Nicolosi e l’Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV). Questa vasta rete di collaborazioni e patrocini sottolinea la profonda rilevanza culturale e scientifica di Etna Eternal Flame a livello sia nazionale che internazionale, consolidando la visione di Basaltika di diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per l’Etna attraverso l’arte e la scienza.
In apertura: Leszek Hus from Pixabay
