Regione Lombardia dice “no” al piano industriale di STMicroelectronics
E’ stato chiesto all’azienda di proporre al più presto nuove idee per garantire un futuro solido al sito. Anche i sindacati sono pronti a suggerire soluzioni per proteggere i lavoratori
Regione Lombardia dice un chiaro “no” al piano industriale di STMicroelectronics. Il piano non convince e si teme per il futuro dei lavoratori in tutta la regione e in particolare nel sito produttivo di Agrate Brianza.
Regione Lombardia contraria al piano di STMicroelectronics
In merito al piano industriale presentato da STMicroelectronics l’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi ha dichiarato: “Abbiamo ribadito con fermezza la nostra totale contrarietà al piano industriale presentato questa mattina dal vertici dell’azienda ”. Regione Lombardia è preoccupata per i posti di lavoro e per l’importanza degli stabilimenti lombardi, come quello di Agrate, che è un centro tecnologico di alto livello, per questo, ha chiesto a STMicroelectronics di proporre al più presto nuove idee per garantire un futuro solido al sito. Anche i sindacati sono pronti a suggerire soluzioni per proteggere i lavoratori.
Cosa potrebbe cambiare nel sito di STMicroelectronics di Agrate
Se il piano andasse avanti, ad Agrate Brianza ci sarebbero grossi cambiamenti. L’azienda punta a produrre componenti elettronici più grandi (i “wafer” passerebbero da 8 a 12 pollici), con obiettivi ambiziosi: 8.000 pezzi a settimana entro il 2027 e 14.000 dopo il 2030. Tuttavia, si teme che l’attuazione del piano possa provocare circa 1.000 esuberi e i sindacati si dicono scettici sulla possibilità che gli obiettivi possano essere raggiunti. Oggi il fatturato di STMicroelectronics è di circa 13 miliardi di dollari, secondo le previsioni dell’azienda dovrebbe toccare i 18 miliardi nel 2027.