Medicina

In Italia 40 casi l’anno di intossicazione da botulino, occhio alle conserve domestiche

I recenti fatti di cronaca accendono i riflettori sulla pericolosa malattia. Gli esperti fanno chiarezza

 

Recenti episodi di sospetta intossicazione da botulino hanno interessato Calabria e Sardegna, coinvolgendo diversi pazienti. Il professor Carlo Alessandro Locatelli, Direttore del Centro Antiveleni Maugeri Pavia, ha fornito chiarimenti sui due cluster distinti: il primo evento sardo è stato collegato a una salsa industriale, mentre per il caso calabrese proseguono le indagini su un alimento consumato in un esercizio pubblico. Le autorità sanitarie hanno attivato immediatamente le procedure di allerta e controllo.

Epidemiologia dell’intossicazione da botulino in Italia

Il botulismo rappresenta una malattia rara nel nostro Paese, con circa 40 casi registrati annualmente. Questo dato rimane stabile nel tempo e nella maggior parte delle situazioni l’intossicazione deriva dalla contaminazione di conserve casalinghe. L’intossicazione è causata dalla tossina prodotta dal Clostridium botulinum, considerato il veleno più potente conosciuto, che contamina gli alimenti in particolari condizioni ambientali.

Sintomi e manifestazioni cliniche

I sintomi del botulismo si manifestano con una latenza variabile da 6 ore a 7 giorni dall’ingestione. Le manifestazioni più comuni includono annebbiamento della vista, diplopia, midriasi bilaterale, ptosi palpebrale, disartria e difficoltà di deglutizione. Si verificano inoltre xerostomia e stipsi. Nei casi più gravi può sopraggiungere una progressiva perdita di forza muscolare che può interessare braccia, gambe e muscoli respiratori, rendendo necessaria l’intubazione.

Diagnosi precoce e trattamento

La tossina botulinica non altera visibilmente gli alimenti né il loro sapore, rendendo difficile l’identificazione. L’antidoto risulta efficace principalmente nella fase iniziale dell’intossicazione, quando la tossina circola ancora nell’organismo. Successivamente, quando la tossina si lega ai nervi, il recupero diventa più complesso e prolungato. La malattia rimane comunque reversibile se non insorgono complicanze gravi.

Botulino in Italia: prevenzione e controlli alimentari

La prevenzione costituisce l’arma più efficace contro il botulismo. È fondamentale seguire una sterilizzazione accurata e rispettare le linee guida del Ministero della Salute. Particolare attenzione deve essere rivolta ai bambini sotto l’anno di età, ai quali non vanno mai somministrati miele o conserve casalinghe. Il sistema di controllo alimentare italiano si conferma tra i più rapidi ed efficaci in Europa, garantendo ritiri immediati dei lotti contaminati.

Cosa fare in caso di sospetto

In presenza di sintomi sospetti dopo aver consumato alimenti potenzialmente contaminati, è necessario recarsi immediatamente al Pronto Soccorso più vicino. Per informazioni preliminari è possibile contattare il Centro Antiveleni Maugeri Pavia al numero 0382 24444, operativo 24 ore su 24. Le autorità hanno già distribuito dosi di antidoto agli ospedali delle regioni interessate per fronteggiare eventuali nuovi casi.

 

Prof. Carlo Locatelli, direttore Centro Antiveleni dell’IRCCS Maugeri Pavia