Contratto dell’Artigianato, accordo raggiunto e sottoscritto

Raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto dell’artigianato. Un’intesa dopo due anni di trattativa che porta ad un aumento in busta paga e più welfare.

Contratto dell’artigianato, più soldi e più welfare

In Italia sono 400mila gli addetti del settore, mentre a Brescia 1467 imprese artigiane e oltre 3000 dipendenti. Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia è soddisfatto. «Ci sono voluti due anni di trattativa – ha detto – ma si è svolto un buon lavoro visto che il contratto era scaduto nel 2016». Il contratto è stato firmato tra le associazioni artigiane Anaepa Confartigianato Edilizia, Cna Costruzioni, Casartigiani, Claai e le organizzazioni sindacali di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e FilleaCgiL.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo contempla tra l’altro, il riallineamento dei livelli retributivi del comparto artigiano a quelli stabiliti dagli altri contratti del settore. Con l’accordo, inoltre, giunge a termine il percorso di rinnovo. Un cammino iniziato con la sottoscrizione del protocollo sul Welfare contrattuale e la decorrenza di due tranche salariali che saranno erogate nel marzo 2021 e nel gennaio 2022. «Per le paghe, i dipendenti di secondo livello avranno 20 euro mensili in più (dal 2021 e ulteriori 20 dal 2022) e parliamo di circa il 30% dei lavoratori delle nostre aziende», ha precisato Massetti.

Aumenti che si aggiungono alle intese

Gli aumenti salariali si aggiungono alle intese raggiunte nel maggio del 2019 su bilateralità, Fondo Sanitario, Fondo Pensione e Fondo Giovani. Ottenuto anche il potenziamento del Fondo nazionale per il ricambio generazionale. Questo prevede il pensionamento anticipato degli operai con determinati requisiti contributivi. Le parti hanno inoltre deciso l’istituzione di un Fondo per incentivare l’occupazione giovanile, anche al fine di qualificare sempre di più il settore.

Il Fondo Nazionale Paritetico

Altra novità importante riguarda la costituzione del Fondo Nazionale paritetico per l’assistenza sanitaria integrativa a favore di tutte le maestranze e degli impiegati che valorizza ancora di più la funzione del sistema bilaterale tradizionale in materia di welfare. «L’artigianato rappresenta un comparto fondamentale, le cui specificità devono essere affrontate con misure che ne rilancino il valore aggiunto, la formazione, la professionalità dei lavoratori e l’innovazione dei processi nei settori della rigenerazione, riqualificazione e adeguamento sismico. Una completa ripartenza dell’edilizia non può prescindere da un comparto artigiano forte ed attrezzato per le nuove sfide che abbiamo davanti» conclude il presidente Massetti.